
A Lignano Sabbiadoro si sta svolgendo in questi giorni "Economia sotto l'ombrellone 2021".
In questa undicesima edizione si sta parlando molto del settore immobiliare, in particolare è emerso come l’Italia si conferma come uno dei migliori paesi dove investire. Il rapporto fra prezzi al metro quadro e le importanti prospettive di crescita rendono il nostro paese particolarmente allettante per gli investimenti immobiliari tra piccoli e grandi investitori.
All’incontro del 25 agosto dal titolo “L’investimento immobiliare attraverso finanza e Tecnologia” hanno partecipato diversi esperti del settore. La Dott.ssa Pamela Campoblanco, fondatrice e CEO di Fidev, durante il suo intervento ha chiarito come: "L’investimento immobiliare è sempre interessante all’interno di una più ampia strategia di investimento, ma va fatto tenendo conto dei trend a medio lungo periodo che stanno portando a una progressiva attenzione verso i centri urbani di medie e piccole dimensioni che possano offrire, però, servizi di livello, come immobili moderni connessi ed energeticamente sostenibili e abitazioni e luoghi che agevolino lo smart working, tutto in un’ottica di smart city. Ci sono, inoltre, occasioni poco considerate che possono essere molto interessanti come, per rimanere alla nostra regione, Gorizia che diventerà prossimamente Capitale europea della cultura o il Collio che è candidato a entrare nei siti mondiali tutelati dall’Unesco e che offre paesaggi “toscani” a prezzi decisamente più abbordabili".
Durante l’evento è emerso inoltre come un investimento immobiliare, pur essendo percepito come “sicuro”, non sia privo di rischi, per questo motivo e indispensabile affidarsi ad un esperto del settore che può aiutare a scegliere le migliori opportunità.
Come risaputo, in campo immobiliare, città come Roma o Milano la fanno da padrone in ambito di investimenti, ma come afferma la Dott.ssa Campoblanco durante il suo intervento, non bisogna trascurare le grandi occasioni presenti in altri centri meno noti, come se ne trovano in regione.
Trieste, ad esempio, offre grosse possibilità di investimento, la città sta vivendo da alcuni anni un periodo di rinnovamento, grazie al suo porto e diverse aree riqualificate. Il settore turistico è ogni anno sempre in crescita e ciò attira anche l’attenzione di investitori stranieri. La Dott.ssa Campoblanco precisa che: i prezzi, se pur in salita, sono ancora molto attraenti e la prevista sistemazione dell’enorme area del Porto Vecchio potrà dare un ulteriore slancio a una città che secondo le statistiche è già la più dinamica d’Italia dopo Milano".
Con moderatore Carlo Tomaso Parmegiani, responsabile editoriale Nord-Est di Eo Ipso, i tre relatori si sono poi confrontati su altri aspetti dell’investimento immobiliare.
Silvia Pasut ha sottolineato come il settore negli ultimi anni sta avendo un trend positivo dopo la crisi dei subprime del 2008 i cui strascichi si sono portati avanti per anni. Successivamente la pandemia ha imposto nuovamente un periodo di flessione del mercato. Oggi c’è stato un cambiamento delle tipologie di immobili che interessano gli investitori: il residenziale rimane per i piccoli investitori un settore di interesse, soprattutto se di pregio, mentre i grossi investitori guardano per lo più alla logistica e all’industriale e spazi commerciali con singoli negozi serviti da grandi parcheggi comuni.
D’altro canto Fumei ha evidenziato come l’investimento immobiliare debba essere considerato una modalità di diversificazione del portafoglio finanziario. In Italia l’investimento immobiliare è decisamente importante, ma troppo spesso è considerato come un investimento sicuro, stabile e senza rischi, senza considerare che anche i valori degli immobili oscillano notevolmente e che l’immobiliare sconta i difetti di un sistema normativo, burocratico e fiscale molto farraginoso e una scarsa tutela giudiziaria che lo rendono più complicato e meno sicuro di quanto si creda. Soprattutto i piccoli investitori, quindi, devono saper scegliere bene investendo nei luoghi e nei tempi giusti. Va poi, chiarito, che se gli investitori adottassero nei confronti degli investimenti finanziari la stessa logica di lungo periodo che adottano per quelli immobiliari, saremmo sicuramente tutti più ricchi.
I relatori hanno sottolineato come i piccoli investitori italiani continuino a preferire l’investimento gestito direttamente e, quindi, a puntare su immobili in luoghi vicini a dove risiedono e come a causa della Pandemia siano crollati gli investimenti su immobili all’estero.
Sta, però, crescendo il numero di coloro che affidano i propri investimenti immobiliari ad agenzie specializzate che oltre a proporre l’acquisto gestiscono poi, per conto dei proprietari, la messa a reddito degli immobili acquistati. In questi casi bisogna essere molto chiari con le società alle quali ci si affida facendosi sempre spiegare bene le prospettive di reddito, i rischi connessi e le eventuali difficoltà mostrando verso i gestori di immobili la stessa attenzione che come investitori abbiamo nei confronti di chi ci gestisce patrimoni finanziari.
Un certo interesse, infine, secondo Fumei, Pasut e Campoblanco, va indirizzato anche agli investimenti in terreni, soprattutto a terreni nei pressi delle città che possono essere interessanti da rivendere a chi deve costruire edifici per la logistica o realizzati secondo i modelli più avanzati dal punto di vista tecnologico e di attenzione all’impatto ambientale.
Fonte: Il Friuli.it